Chi si avvicina per la prima volta al mondo dell'autoproduzione può rimanere un poco spaventato. Autoprodurre, in teoria, è molto bello, ma può sembrare troppo complicato. Un'altra obiezione classica è quella della mancanza di tempo: nella società d'oggi in cui si susseguono giornate sempre più frenetiche, ritagliarsi uno spazio per sé è a volte molto difficile. Figurarsi – pensa qualcuno – per dedicarsi all'autoproduzione!!!
Molti di noi (tutti?) hanno avuto questi dubbi. Ci siamo risposti che occorre ritagliarsi tempo di qualità e che l'autoproduzione ripaga non solo con il risparmio che spesso si può ottenere, ma con le grandi soddisfazioni che offre.
Autoprodurre germogli è un primo step ottimale. Sono facilissimi da coltivare, danno risultati molto rapidamente e richiedono pochi minuti (o pochi secondi?) al giorno.
Non solo: i germogli sono molto buoni e soprattutto molto salutari. Sono infatti un vero concentrato di vitamine e minerali, ottenibili in breve tempo (in media 4/5 giorni) e con poca spesa.
Quali semi si possono far germogliare?
NO alle solanacee, come patate, melanzane, peperoni e pomodori, che germogliando sviluppano sostanze tossiche
NO ai semi non biologici per orto, che spesso sono trattati con sostanze chimiche
NO ai cereali decorticati o ai legumi spezzati: il seme deve essere integro per poter germogliare!
SI invece a legumi e cereali integrali o ai semi da germogliare reperibili nei negozi di alimentazione bio più forniti e in qualche vivaio o e-shop. Tra questi segnaliamo: soia verde (= fagiolo mung = azuki verdi, che sono i classici germogli di soya venduti anche al supermarket); lenticchie; ceci; grano; orzo; alfa alfa; crescione; senape; rapanelli vari e cavoli e broccoli vari. Non resta che provarli tutti!
Prossimamente:
Guida alla costruzione di un germogliatore fai-da-te
Guida alla germogliazione casalinga
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